“Il circo è rassicurante come modello e come messaggio, guai a scardinarne l’identità”. Così la leader di Fuxia people, Maria Teresa Baldini, alla luce delle polemiche che hanno investito le attività circensi, con tanto di petizione proposta dalla LAV per proporne il divieto all’utilizzo di animali e che ha trovato il sostegno di diversi esponenti politici tra cui la senatrice Monica Cirinnà e la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Pietro Grasso.

“Se già il disegno di legge approvato al Senato, che dal 2018 vedrà il completo azzeramento dei contributi finanziari agli esercenti di attività circense e spettacolo viaggiante con animali, è un duro colpo alla realtà circense e tutti i suoi lavoratori – afferma Baldini – il volere vietare l’utilizzo degli animali sarebbe come privare il circo di uno dei suoi segni distintivi per cui perderebbe totalmente di significato, restando privo della sua vera identità. In Italia esistono delle leggi che regolarizzano le attività circensi: il circo, prima di arrivare in città, deve aver ottenuto l’autorizzazione per il pubblico spettacolo, con l’elenco di tutti gli animali con il loro certificato Cites, l’indicazione del veterinario che sarà presente e reperibile per la cura degli stessi, le mappe indicanti i ricoveri e i recinti in metri quadrati, sia al chiuso che all’aperto, che dovranno ospitare gli animali. Se si ha a cuore la salvaguardia degli animali – conclude la Baldini – le istituzioni dovrebbero semplicemente assicurarsi che le norme per la tutela degli animali vengano rispettate senza proporre soluzioni radicali che minerebbero l’esistenza dei circhi stessi.”

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